Conferenza finale Diagrammi Sud: una rete capillare ed un metodo esemplare che funzionano per l’integrazione socio-lavorativa dove lo Stato non arriva, creando valore condiviso ed un patrimonio di esperienze da lasciare ai territori

Si è tenuta il 12 ed il 13 dicembre a Roma la Conferenza finale interregionale del Progetto Diagrammi Sud, Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione ed il Lavoro giusto.

Il progetto, nei 30 mesi di attività nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, ha previsto la realizzazione di un complesso ed articolato programma di azioni e di interventi di miglioramento dell’integrazione socio-lavorativa dei destinatari, finalizzato a prevenire e contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

L’apertura dei lavori ed i saluti sono stati affidati a Davide Fiatti, Segretario Nazionale FLAI CGIL Dipartimento Agricoltura, ad Antonio D’Alessandro, Presidente del Consorzio Nova e a Barbara Siclari, Dirigente Divisione I Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha così aperto i lavori: “Siamo contenti di essere qui per tirare le fila di questo progetto, in cui tanto è stato fatto. Diagrammi Sud è stato un progetto esemplare: per la prima volta si lavorava su un settore così delicato e c’è stata una consultazione pubblica per comprendere quali fossero le necessità dei territori e la volontà di promuovere partenariati molto ampi. La capillarità territoriale ha permesso di aumentare l’attenzione sul fenomeno anche in settori e territori dove è sempre stato sommerso. Infine, il valore aggiunto del progetto è stata la costruzione di un patrimonio di conoscenze grazie all’attività di ricerca portata avanti”.

Antonio D’Alessandro ha ribadito poi come Diagrammi Sud sia stato esemplare per il suo aver ha messo in campo una metodologia innovativa condivisa tra le Istituzioni, le parti economico-sociali, il Sindacato ed il Terzo Settore, mentre Davide Fiatti ha sottolineato gli aspetti della complessità del progetto la cui grande ricchezza è stata la contaminazione che ha permesso a chi vi ha lavorato di crescere e di costruire una rete che è un patrimonio che rimane ai territori.

A seguire Alessandra De Ioannon, Coordinatrice Nazionale del Progetto Diagrammi Sud, ha presentato la strategia ed i risultati raggiunti grazie all’approccio multi agenzia che ha reso Diagrammi Sud non più un progetto sperimentale, ma un modello su cui costruire la programmazione futura grazie ai suoi numeri: 37 presidi mobili sul territorio, 79 PAS, 394 operatori coinvolti, 5321 beneficiari raggiunti, 18 Protocolli, 15 Reti interistituzionali, 8 Piani di Azione Locale, 6226 ore di formazione, 5415 ore di mediazione linguistica e interculturale, 78 laboratori di empowerment, 91 percorsi formativi di potenziamento delle conoscenze civico-linguistiche, 32 laboratori formativi professionalizzanti, 144 progetti di Work Experience, 107 percorsi di inserimento lavorativo, 1020 migranti che hanno concluso un percorso di inserimento socio lavorativo, 1700 imprese agricole coinvolte in attività di carattere informativo, 719 imprese agricole che hanno presentato richiesta di adesione alla Rete Agricola di Qualità.

La seconda parte della prima giornata è stata dedicata alla condivisione delle esperienze e delle buone pratiche, raccontate dai referenti regionali della Flai Cgil e dai partner regionali che hanno coordinato le attività sui territori. 

La terza parte della conferenza è stata dedicata al metodo di lavoro del Progetto Diagrammi Sud, un metodo innovativo in un contesto difficile e con meccanismi escludenti sistemici, come ha illustrato Salomè Archain di Adir. Il metodo di lavoro di Diagrammi Sud è migliorato con l’esperienza, come ha raccontato Giovanni Abbate di OIM: “L’esperienza di Diagrammi Sud ci insegna che il lavoro di prossimità è cruciale quando si parla di soggetti fragili e vulnerabili: la costruzione in rete di ogni singola azione ne moltiplica l’efficacia”.

Ilaria Chiapperino del Consorzio Nova ha parlato di una base metodologica condivisa, fatta di esperienza, competenze, strumenti e linguaggio che ha permesso di adattare le linee guida comuni a situazioni e problematiche diverse nei diversi territori.

Marzia Papa, della Fondazione Metes, ha sottolineato l’aspetto umano dell’esperienza, mentre Pina Sodano di AGCI ha parlato di una maturata consapevolezza in ambito imprenditoriale che può fare la differenza per le aziende virtuose nel contrasto al caporalato.

Giulio Iocco di Terra! ha parlato del metodo dal punto di vista dell’analisi e della mappatura dei fabbisogni dei territori e delle aziende per creare professionalità necessarie al territorio e al sistema agricolo, mentre Giuseppe Carotenuto, Presidente ALPAA ha sottolineato le difficoltà del mondo contadino di oggi sia dal punto di vista dei lavoratori che delle piccole e medie aziende.

Ha chiuso i lavori della prima giornata Antonio D’Alessandro, Presidente del Consorzio Nova: “Diagrammi Sud rappresenta una unione politica e fattuale in cui si è messo insieme l’approccio teorico con la pratica territoriale giorno per giorno per creare reti ed intese ed il progetto continuerà proprio nella modalità di lavoro comune creata, appresa e fatta propria lungo il percorso del progetto”.

La seconda giornata dedicata alla Conferenza finale del Progetto Diagrammi Sud è stata incentrata sul confronto con i Policy Makers. Ha aperto la conferenza Jean Renè Bilongo, Responsabile Dipartimento Politiche Migratorie Flai Cgil, sottolineando come Diagrammi Sud con la sua grande capacità di dispiegamento di forze e competenze abbia concorso e continui a concorrere a delineare quali sono i confini del lavoro dignitoso nel settore primario perché l’agricoltura, anche a livello europeo è un architrave.

La sessione è stata introdotta e moderata da Massimiliano D’Alessio, della Fonazione Metes, che ha evidenziato la competenza e la conoscenza acquisite relativamente al fenomeno del caporalato e delle relative problematiche da parte di tutti coloro che hanno lavorato al progetto nelle regioni del Mezzogiorno.

Aniello Pisanti, Direttore Ispettorato Nazionale del Lavoro ha presentato i dati relativi al 2022 in agricoltura in tutta Italia ed ha parlato di come il fenomeno del caporalato sia ancora ingente, sottolineando come il lavoro regolare non sia rilevante non solo in termini economici, ma anche in termini di sicurezza.  

Tommaso Chimenti, Area manageriale Direzione Centrale entrate INPS Area manageriale “datori di lavoro agricoli e coltivatori diretti” ha parlato della cabina di regia nazionale della RELAQ, un importante strumento, ma non sempre utilizzato al meglio.

Maria Letizia Di Liberti, Dirigente Generale Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali Regione Siciliana ha portato l’esempio della Sicilia come regione di frontiera e ha sottolineato l’importanza delle reti sul territorio per parlare non solo di prima accoglienza, ma anche e soprattutto di integrazione.

La prima parte delle conclusioni della due giorni dedicata al Progetto Diagrammi Sud è stata affidata ad Adriana Rosasco, ANPAL servizi I Assistenza Tecnica alla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali che ha sottolineato come la partecipazione obbligatoria di una rappresentanza delle parti economiche-sociali nel progetto sia stata sicuramente una scelta vincente, come confermano i risultati di Diagrammi, che potrà entrare come buona pratica per la programmazione futura.

Infine, Giovanni Mininni, Segretario Generale FLAI CGIL Nazionale, ha chiuso i lavori e ha ringraziato tutti coloro che hanno preso parte al Progetto Diagrammi Sud: 

“Ringrazio il Ministero del Lavoro per averci dato l’opportunità di fare questo progetto carico di senso, il cui senso è stato la creazione di una rete capillare sul territorio. Questo progetto ha coronato non solo l’obiettivo di metterci tutti insieme per contrastare il caporalato allargando il campo delle alleanze e delle conoscenze, ma anche quello di assumerci la responsabilità – come cittadini e anche come membri di associazioni e organizzazioni – per dire che “lo Stato siamo anche noi”. Questo è il grande patrimonio che lasciamo al Paese, insieme all’enorme valore che siamo riusciti a creare grazie alle risorse dello Stato e ad un impegno collettivo.

Nel corso di questa conferenza sono emerse delle parole chiave che vale la pena inserire nel proprio linguaggio e valorizzare come modalità di azione: “contaminazione”, elemento di valore positivo messo al centro di Diagrammi Sud; “reti”, quelle che sono state costruite ed attivate sui territori; “metodo” che è una cosa importantissima perché tutti insieme abbiamo fatto ciò che lo Stato non riesce a. A tutte e tutti noi ora il compito di valorizzare questo metodo appreso “camminando domandando” lungo il percorso di Diagrammi, un cammino durato 4 anni tra il Nord ed il Centro-Sud”.