Seminario finale Diagrammi Sud in Campania, risultati straordinari sul territorio per un progetto esemplare

Si è tenuto martedì 28 novembre, presso il Salone Gianfranco Federico, il Seminario finale del Progetto Diagrammi Sud per la Regione Campania.

I saluti di benvenuto e l’introduzione al seminario sono stati fatti da Igor Prata, Segretario Generale Flai CGIL Campania e Napoli e la moderazione dell’incontro affidata a Massimiliano D’Alessio della Fondazione Metes.

Igor Prata, Segretario Generale Flai CGIL Campania e Napoli ha parlato dell’impatto del progetto sul territorio, dell’importanza degli obiettivi raggiunti in un territorio complesso come quello della Regione Campania e del contributo a dare ulteriore spinta all’attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento del caporalato che vede la Flai in prima linea da anni.

Clara Lodomini, Segretaria CGIL ha sottolineato come la grande intuizione di Diagrammi Sud si sia fondata sulla consapevolezza che contro il caporalato nessuno può farcela da solo e di come questo abbia portato a far emergere il bisogno di un approccio olistico e di una Governance multilivello. In Diagrammi Sud questo approccio ha tenuto insieme Istituzioni, Sindacato, Associazioni datoriali ed operatori del Terzo Settore ed ha rappresentato una proposta di sfida e di valore grazie alla rete costruita sui territori. 

Fabio Giuliani, Coordinatore Regionale Diagrammi Sud nel suo intervento ha raccontato il percorso dei territori della Campania, i punti di forza e le criticità incontrate: “Il nostro è stato un domandare camminando: siamo andati a capire, a comprendere e a fare delle domande, per adattare poi il progetto ai bisogni reali dei territori. Per certi aspetti i risultati sono stati straordinari rispetto a quanto richiesto dal progetto: ben 288 beneficiari hanno concluso un percorso lavorativo”.

Per la sezione dedicata alla valorizzazione delle esperienze Camilla Cafiero del Cidis ha raccontato di come i partner lavorando insieme abbiano raggiunto l’obiettivo della valorizzazione del lavoro giusto e una riqualificazione del lavoro agricolo che spesso è dequalificato e dequalificante.

Daniele Caucci di Terra! raccontando di come 10 work experience si siano trasformate in 10 offerte di lavoro ha citato Diagrammi Sud come buona pratica esemplare nella gestione di un’attività progettuale.

Salvatore Avallone dell’azienda vitivinicola Villa Matilde che ha ospitato i beneficiari per le work experience e ha fatto loro delle proposte di lavoro, ha raccontato il punto di vista dell’azienda: “Quello che mi ha convinto a entrare dentro Diagrammi Sud è stata la possibilità di sedersi a tavolino per cercare delle logiche per superare e risolvere i problemi insieme, muovendosi nell’ambito della costruzione e del confronto per cercare insieme delle soluzioni basate su proposte concrete per consentire all’agricoltura di sopravvivere e ai lavoratori di avere un lavoro dignitoso.

Michela Vita dell’ATS Consorzio Nova/Parsec ha raccontato l’esperienza della Piana del Sele e delle richieste più frequenti giunte tramite il servizio del PAS, così come delle caratteristiche del caporalato. Ha continuato sulle trasformazioni del fenomeno dello sfruttamento del lavoro in agricoltura Lambros Andreou del Cidis che ha sottolineato come la presa in carico sia stata possibile grazie alla rete di partner e strumenti.

Giuseppe Gizzi di AGCI ha parlato della grande disponibilità riscontrata in Campania da parte di piccole e medie aziende per gli inserimenti lavorativi e di come il modello di cooperativa di comunità abbia aiutato l’integrazione e superato la necessitò dell’intermediazione.

La sezione dedicata alle lezione apprese è stata affidata a Federica Dolente, Regional Project Manager per la Campania Consorzio Nova che ha citato Diagrammi come progetto rappresentativo dello sviluppo di pratiche comuni e ad Alessandra De Ioannon, Coordinatrice Nazionale Flai CGIL che ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete dei partner: “Siamo stati una comunità di pratica, abbiamo esperito e appreso lezioni: un modello multiagenzia che ha creato reti inter-istituzionali e ha lavorato in rete. Diagrammi lascia al territorio un modello di intervento che può essere ripreso e attualizzato, un patrimonio di esperienze, punto di partenza per progettualità e programmazioni future”.

La sezione dedicata al confronto con le istituzioni è stata aperta da Giuseppe Patania, Direttore Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia: “Il contrasto multiagenzia si adatta alla complessità e all’evoluzione stessa del fenomeno del caporalato poiché non si tratta più solo di sfruttamento lavorativo o sotto-retribuzione, ma di caporalato diffuso che si estende al mancato accesso a tutta una serie di diritti universali e che nega un’esistenza libera e dignitosa”.

Catello Formisano dell’area immigrazione e programmazione della Regione Campania ha citato la volontà della Regione di far approvare modifica sulla legge immigrazione del 2010 con la proposta di inglobare l’istituzionalizzazione del tavolo di contrasto al caporalato.

Giovanni Ritorto, Responsabile CPI Oliveto Citra ha parlato dei servizi offerti dai CPI anche dal punto di vista della possibilità di far emergere ed intercettare esigenze complesse.

Matteo Balestrieri, Consigliere Comune di Eboli, ha parlato dell’importanza della rete anche per la politica perché là dove questa non riesca ad arrivare, deve affidarsi a chi ha competenze specifiche, rivolgendosi al Terzo Settore per strutturare progetti in grado di incidere su un territorio.

Donato Guercio, Presidente dell’Azienda Speciale Sele Inclusione, ex ambito S3: “Diagrammi Sud rappresenta per noi un punto di partenza per svolgere un’azione di raccordo all’interno della rete: l’idea è quella di creare un centro servizi come punto di accesso ufficiale gestito dagli enti del terzo settore già attivi con le loro specifiche attività”.

Davide Fiatti, Segretario Nazionale Flai Cgil Dipartimento Agricoltura: “L’esperienza di Diagrammi Sud ci lascia come eredità una cosa che ha funzionato benissimo, ovvero la contaminazione tra il mondo del Sindacato ed il Terzo Settore. Il terzo settore ha le competenze per gestire le questioni individuali, il sindacato le questioni collettive e sono riusciti ad interfacciarsi con le istituzioni per creare una rete capace di maggiore azione. Diagrammi ci ha insegnato che abbiamo una possibilità di interloquire con soggetti con culture e visione del mondo diversi e che insieme possiamo costruire un modello d’intervento diverso, sapendo che il cibo deve essere quantitativamente e qualitativamente sicuro e deve essere accessibile dal punto di vista economico”.